Ti raccontiamo la
Nostra Storia
La Nascita
del nostro Progetto
Siamo Francesco, classe ’96, e Gabriele, classe ’95, due giovani vignaioli che hanno realizzato il proprio sogno a casa: in un piccolo borgo della Maremma Toscana. Oggi, ti vogliamo raccontare la nostra storia.
Tutto è iniziato quasi per gioco, quando ci siamo ritrovati davanti alla vecchia cantina del nonno di Francesco, scavata nel tufo e completamente abbandonata. Era buia, polverosa e apparentemente senza futuro… ma non per noi. In quella grotta ci abbiamo visto una luce, quella che ci ha fatto dire: “Perché non produciamo il nostro vino?”
Così è cominciata
la nostra Avventura.
Non sapevamo dove ci avrebbe portato ma sapevamo una cosa: volevamo fare vino in modo artigianale, rispettando la terra e il territorio che amiamo. Abbiamo rimesso in piedi la cantina e iniziato a produrre le prime bottiglie con il sogno di far conoscere i nostri vini a chi ama il sapore autentico della Maremma.
Oggi, la Cantina della Luce è il frutto di quel sogno, con vigneti sparsi tra Sovana e Sorano, dove le vigne secolari hanno ritrovato nuova vita. E anche noi.
Ridiamo luce alle vigne abbandonate
Uno dei progetti che abbiamo più a cuore è il recupero delle vigne abbandonate. Abbiamo iniziato nel 2022 con la vigna di Iolanda, una vigna di oltre 70 anni che rischiava di essere estirpata. Da allora, ci impegniamo a preservare questo patrimonio inestimabile, aiutando chi non riesce più a gestire le proprie vigne. Al posto dell’abbandono e dell’estirpazione, diamo a queste terre una nuova speranza, riportando in vita la tradizione vitivinicola della Maremma Toscana.
SIAMO NATI PRIMA NOI O LO CANTINA?
Linea della Luce
1925
Viene scavata la Cantina della Luce
Il bisnonno di Francesco, Umberto Maggi scava da solo, in meno di 12 mesi, quella che oggi conosciamo come Cantina della Luce.
1926
Nasce Albano
Nasce Albano, il nonno di Francesco. Durante la gravidanza della bisnonna Annunziata, Umberto ha portato a termine la sua cantina scavata nel tufo pronta per conservare le derrate alimentari e i prodotti agricoli. La cantina custodisce tutto: grano, salumi, patate e olio.
1950
Dopo la II Guerra Mondiale
Dopo la guerra, nonno Albano eredita la cantina e inizia a lavorare il vino come principale fonte di reddito. Albano è stato il primo vero produttore della Cantina, portando il suo vino nelle osterie del paese e fino al Monte Amiata.
1972
Dall’asino al Furgoncino Fiat 615
Negli anni, Albano continua a produrre e vendere vino. All’inizio utilizzava un asino per trasportare piccole botti di vino ma negli anni ’70 fa un passo avanti, acquistando uno dei primi veicoli mai visti nel borgo di Sorano: un furgoncino blu Fiat 615.
1990
La cantina si trasforma
Albano porta avanti la sua attività fino agli anni ’90, utilizzando la cantina solo per produrre vino per la nostra famiglia.
Con il passare degli anni, la cantina perde la sua funzione originaria, diventando un magazzino di famiglia. Resta in questo stato per diversi anni, quasi dimenticata.
2015
Il nostro incontro
Facciamo un grande salto temporale!
Nel 2015, ci incontriamo casualmente all’università. Studiamo entrambi Agraria e poco dopo diventiamo coinquilini. Sin dai primi giorni, il tema del vino emerge come una passione comune e iniziamo a seguire corsi da sommelier mentre continuiamo i nostri studi.
2018
Strade diverse
Facciamo un grande salto temporale!
Concludiamo insieme la laurea triennale ma per la magistrale prendiamo strade diverse: Francesco resta a Viterbo per diventare poi agronomo, mentre Gabriele si sposta a Milano per specializzarsi in economia ambientale. Tuttavia, il sogno del vino non ci ha mai abbandonati.
2020
Viene riaperta la porta della Cantina della Luce
Dopo qualche anno, Francesco invita Gabriele a Sorano per una rimpatriata. Volevamo ritrovarci ma c’era anche una sorpresa.
Francesco mostra a Gabriele la vecchia cantina del bisnonno, ormai in disuso e subito riprendiamo a sognare: “E se facessimo davvero il vino insieme?”
2021
La nostra prima vendemmia
Settembre 2021. Insieme agli amici più stretti, facciamo la nostra prima vendemmia, quasi per gioco. Il primo esperimento va talmente bene che decidiamo di fare sul serio.
Gabriele ha i vigneti di famiglia, Francesco la cantina, e così nasce il nostro progetto.
2022
Nasce il progetto di recupero delle vigne abbandonate
Un giorno, un’anziana signora chiede a Francesco di estirpare il suo vecchio vigneto, ormai difficile da gestire.
Andiamo a vedere la vigna di persona e ce ne innamoriamo immediatamente. Fermiamo l’idea dell’estirpazione e decidiamo di prenderci cura noi di quella vigna preziosa, di oltre 70 anni.
Da quel momento, nasce il nostro progetto di recupero delle vigne storiche abbandonate per donare loro una nuova vita.
Oggi
Il nostro sogno prende forma
Grazie alla passione, al duro lavoro e al passaparola, il nostro sogno è diventato realtà.
Oggi ci prendiamo cura di vigneti storici e produciamo vini che esprimono il carattere autentico della Maremma Toscana.
Questo non è un punto di arrivo ma è solo l’inizio di un progetto in continua evoluzione, ricco di sperimentazioni che non vediamo l’ora di condividere con te.
intanto ti aspettiamo per una degustazione
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